I Protocolli dell’Academy of Breastfeeding Medicine rappresentano uno strumento di riferimento internazionale per la gestione di problemi medici che possono avere un impatto sulla buona riuscita dell’allattamento.
La Gazzetta della Prolattina è orgogliosa di presentare ai suoi lettori la prima traduzione italiana certificata, approvata dall’ABM stessa, del Protocollo n.2 - Linee guida per la dimissione dall’ospedale del neonato allattato e a termine e della madre nutrice: “Il protocollo del ritorno a casa”, revisionato nel 2014.
Scritto da Amy Evans, Kathleen A. Marinelli, Julie Scott Taylor, e The Academy of Breastfeeding Medicine, questo protocollo offre indicazioni per una dimissione “amica dell’allattamento”.
Utilizzare i social media, le APP per i cellulari o i tablet, i siti o i blog, è un’opzione in più che hanno gli operatori dell’allattamento per sostenere le donne, offrendo la loro esperienza on-line.
Ogni generazione usa internet in una maniera differente, l’attitudine alla lettura è diminuita, il tempo da dedicare all’approfondimento è variato. Quanto sforzo sarebbe occorso ad una rivista, o ad una trasmissione televisiva - per ottenere il risultato globale di vari flash mob sull’allattamento?
In questo articolo Carla Scarsi approfondisce le ricerche sull’argomento e le modalità che si sono attuate in varie parti del mondo per sfruttare al meglio queste nuove tecnologie.
Quello della vitamina D è un tema controverso, specialmente per le famiglie che allattano in modo esclusivo.
In molte zone del mondo, per la maggior parte dell’anno i raggi solari non sono abbastanza intensi da stimolare la sintesi della vitamina D nella nostra pelle. Solo i tropici – le aree del pianeta tra il 35° parallelo nord e sud – ricevono raggi solari abbastanza intensi per tutto l’anno. Questo significa che in Europa chiunque viva a nord dell’isola di Creta potrebbe non ricevere un’esposizione solare adeguata per produrre una dose sufficiente di vitamina D.
Diana Cassar fa il punto su questo tema, analizzandone in particolare le implicazioni per le donne che allattano e per il loro bambini.
L’avvio dell’allattamento può essere complicato da problemi di attacco e posizionamento e la risoluzione tempestiva di queste problematiche assume importanza rilevante. Quella che vi proponiamo è la sintesi di uno studio svedese di Svennsson ed altri pubblicato nel 2013 sull’International Breastfeeding Journal curata da Sara Piloni.
I risultati di questo studio suggeriscono il contatto pelle a pelle come strategia da tenere in considerazione per la risoluzione dei problemi di attacco al seno dei lattanti, anche dopo le prime settimane, mostrandone il potente effetto positivo sull’allattamento e la significativa riduzione del tempo necessario per il ritorno al seno.